Il progetto di Carbonia3 è attraversato da tante persone, che nella quotidianità si incontrano e da cui nascono gruppi: ci sono i bambini e le bambine, che occupano gli spazi e li abitano con immediata confidenza, e c’è il gruppo dei giovani, che di quegli spazi e di chi li abita si prende cura.
Ci sono poi le donne, presenti e attive, ma che difficilmente, per impegni o organizzazione, si ritrovano in gruppo. Quando capita, però, durante le iniziative e le feste, nascono scintille!!
Allora, osservando e osservandoci, abbiamo pensato che uno spazio avremmo potuto crearlo, ritagliarlo, per capire come all’interno di quello spazio ci saremmo sentite e cosa sarebbe potuto emergere. Così, tra parole, silenzi e risate, è nato un gruppo. Uno spazio tutto al femminile, multiculturale, accogliente. Un luogo dove le voci delle donne dello stabile – provenienti da Senegal, Perù, Egitto, Italia, Marocco, Bangladesh, Congo, Filippine – si sono incontrate, ascoltate e sostenute. Il nome del gruppo ne rivela il carattere “Push Up Girls”: insieme ci sosteniamo, insieme ci solleviamo…non ci nascondiamo, usciamo!
Grazie alle abitanti di Carbonia, alle educatrici della Rete Qubì Lucia e Eveline, a Spazio Mamme, e ad altre donne del quartiere che si sono unite al percorso, è sorta l’idea di farsi conoscere, portando fuori qualcosa di sé: una sfilata, ciascuna con l’abito in cui si sente bene.
Sabato 21 giugno è andata in scena la performance “Prima io, donna, che abito il mondo!”, grazie alla guida preziosa di tre giovani abitanti di Carbonia: Giusy Gargano, regista e performer, Marta Sgarra, artista e terapeuta, Sara Lemlem, documentarista, e con l’apporto logistico di Luca Sartori e Riccardo Bianchi. Sulle note di “Girls just want to have fun” ogni donna ha iniziato a sfilare su un tappeto rosso al centro del cortile di Carbonia, proseguendo poi fino al parco di Villa Scheibler con l’accompagnamento di musiche tipiche selezionate dalle partecipanti. Anche qui un tappeto rosso ha condotto il gruppo di donne e bambine fino al centro del parco, aprendo poi la scena ad una danza di parole scritte da donne e fermate per non essere dimenticate. A conclusione della sfilata il gruppo di donne delle push up girls ha condiviso con gli spettatori e depositato in una ciotola dei “semi dei desideri”, desideri vari, profondi, intimi ma anche nati nel gruppo, desideri che esprimono il diritto di essere rispettate, valorizzate e di vivere spazi sicuri e collaborativi.
Ad aprire il pomeriggio lo spettacolo teatrale per grandi e piccini Home Sweet Home di e con Roberta Paolini e, al termine, giochi per bambini, aperitivo e musica organizzati insieme agli abitanti di Carbonia. L’iniziativa è stata creata in collaborazione con la rete Qubì 8 e grazie al contributo del Municipio 8.