Il volontariato in Fondazione Dar

Nel corso di questo anno scolastico la rete cittadina dei doposcuola ha organizzato un ciclo di incontri online di presentazione di Buone Pratiche relative al lavoro all’interno dei doposcuola.

Le tematiche toccate dagli incontri sono state molteplici e hanno rappresentato approfondimenti interessanti per chi quotidianamente accompagna i ragazzi e le ragazze nello svolgimento dei compiti e nel proprio percorso di crescita: il rapporto con le famiglie, l’intercultura, i rapporti con le scuole, i volontari, la didattica e il rapporto con la rete.

Come Dar e Fondazione Dar abbiamo pensato di partecipare presentando l’esperienza del volontariato nei doposcuola dei contesti gestiti dalla Cooperativa.

Il doposcuola non è qui un servizio prestato da esperti, ma un supporto educativo all’interno della comunità, che diventa un modo per rafforzare legami di fiducia e coesione tra gli abitanti. In alcuni progetti di Dar, come Ospitalità Solidale e Carbonia, i volontari e le volontarie sono giovani abitanti che attraverso questa attività facilitano la conoscenza tra loro e le famiglie del caseggiato e offrono a bambini e bambine, ragazzi e ragazze la possibilità di moltiplicare i riferimenti adulti all’interno del proprio contesto. Nel progetto di Voltri, invece, il gruppo di volontari ha una composizione eterogenea: nato da un’abitante che ha aperto casa sua per far studiare i bambini del palazzo, si è poi ampliato e consolidato grazie alla presenza di volontari e volontarie storiche della Cooperativa e di altre abitanti che, negli anni, sono diventate importanti figure di supporto per la comunità.

In questi spazi abbiamo avuto la possibilità di osservare come per molte persone fare questa esperienza di volontariato sia stata anche l’occasione per sviluppare nuove competenze e abilità personali, diventando parte integrante delle dinamiche relazionali che animano la vita collettiva del posto.